Cos'è l'aliquota di conversione?
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Cos'è l'aliquota di conversione?

L'aliquota di conversione viene applicata per il calcolo della rendita LPP annua sulla base del capitale vecchiaia disponibile. Per sapere quale rendita sia realistico aspettarsi dopo il pensionamento, è opportuno conoscere questi importanti fatti sull'aliquota di conversione e sui regolamenti dell'LPP.

Cosa indica l'aliquota di conversione?

«A quanto ammonterà la mia rendita?» Chi si pone questa domanda, deve confrontarsi con il concetto di «aliquota di conversione».

Un'aliquota del 6,8 percento significa che  se si dispone di un capitale di vecchiaia di CHF 100 000 franchi, al pensionamento si riceve una rendita annuale di CHF 6800.

Ma attenzione,  perché non è così semplice. Infatti bisogna distinguere se l'avere di vecchiaia disponibile appartiene alla previdenza obbligatoria o a quella sovraobbligatoria. L'esempio è corretto se la cassa pensione copre le prestazioni minime e lo stipendio annuo medio è inferiore a CHF 88 200. Questo importo del salario è coperto dalla quota obbligatoria dell'LPP (Legge sulla previdenza professionale). Le quote di salario eccedenti tale importo sono attribuite alla previdenza sovraobbligatoria. In questo caso l'aliquota di conversione è determinata dalla cassa pensione. Questa varia da cassa a cassa e può essere desunta dall'estratto della cassa pensione o dal relativo regolamento. In genere è inferiore al 6,8 percento.

Calcolo della rendita LPP con l'aliquota di conversione

Calcolo della rendita LPP con l'aliquota di conversione

Fonte: Credit Suisse

Come vengono determinate le aliquote di conversione?

Nel calcolo delle aliquote di conversione confluiscono diversi parametri. I più importanti sono:

  • Aspettativa di vita degli attuali e dei futuri beneficiari di rendite
    Nel 1980 la speranza di vita residua presunta per un uomo di 65 anni era di 15,3 anni. Nel 2005 erano già 18,2 anni e la speranza di vita delle generazioni più giovani è ancora più lunga.1
  • Tasso d'interesse tecnico
    Questo si basa sulle aspettative di rendimento del capitale della cassa pensione sui mercati dei capitali. Le casse pensione stimano quanto possono remunerare il capitale di rendita nel periodo di erosione (quindi durante la corresponsione delle rendite). L'aliquota minima di conversione del 6,8 percento presuppone una rendita del 4,5 percento o un tasso d'interesse tecnico del 4 percento2 – una condizione che da tempo non può più essere soddisfatta.

1, 2 Ufficio federale delle assicurazioni sociali

Le aliquote di conversione possono cambiare?

Quota obbligatoria

L’aliquota minima di conversione del 6,8 percento è stabilita per legge nell’LPP. Una variazione può avvenire solo mediante una modifica di legge. Per questo motivo, il 17 marzo 2023 il Parlamento ha adottato la riforma LPP, grazie alla quale l’aliquota minima di conversione deve essere ridotta dal 6,8 percento al 6,0 percento. Ulteriori obiettivi della riforma comprendono la riduzione degli assegni di vecchiaia per i lavoratori più anziani, l’espressione in percentuale della deduzione di coordinamento e la riduzione della soglia d’ingresso per l’adesione alla cassa pensioni.

Attualmente non è ancora possibile stimare una possibile data di messa in vigore.

Quota sovraobbligatoria

Questa aliquota di conversione viene definita dalla cassa pensione. La cassa può determinarla individualmente nel quadro delle linee guida in materia di assicurazioni. Per alcune grandi casse pensione, oggi le aliquote sono già scese sotto il 5 percento.

Aliquota di conversione globale o separata: qual è la differenza?

Se gli importi salariali vengono assicurati nella previdenza obbligatoria e in quella sovraobbligatoria, nel calcolo della rendita la cassa pensione può applicare l'aliquota di conversione separata o l'aliquota di conversione globale. Per il beneficiario della rendita il risultato può variare, a seconda di come si presenta la ripartizione tra avere di vecchiaia obbligatorio e sovraobbligatorio. Due esempi di calcolo illustrano la differenza:

Un futuro beneficiario di rendita ha accumulato un avere della cassa pensione di CHF 300 000.
Di cui CHF 200 000 sono da ascrivere alla quota obbligatoria.
CHF 100 000
sono da ascrivere alla quota sovraobbligatoria.

Aliquota di conversione separata

Nel caso di un'aliquota di conversione separata, la rendita viene calcolata con due diverse aliquote di conversione:

  • CHF 200 000 con il 6,8 percento (obbligatorio secondo l'LPP)
    = CHF 13ֹ 000 di rendita annua
  • CHF 100 000 con il 5,2 percento (esempio di frase della Cassa pensione per la parte sovraobbligatoria)
    = rendita annua di CHF 5200

Nel complesso si ottiene una rendita annua di CHF 18 200.

Aliquota di conversione globale

In questo caso viene applicata un'aliquota di conversione combinata.

L'LPP prescrive solo che il risultato finale non può essere inferiore al 6,8 percento sulla quota obbligatoria; in questo caso, non inferiore a CHF 13 000.

  • CHF 300 000 con il 5,5 percento (generalmente questo è l'ordine di grandezza dell'aliquota di conversione globale)
    = CHF 16 500

Nel complesso si ottiene una rendita annua di CHF 16 500. Questa è superiore a CHF 13 000, pertanto l'aliquota di conversione globale è conforme all'LPP.

Prospettiva: evoluzione delle aliquote di conversione

Poiché la speranza di vita è in continuo aumento e le prospettive di rendita nello scenario di tassi d'interesse bassi prevedibilmente non saranno sufficienti per un finanziamento stabile, la maggior parte delle casse pensione auspica una riduzione dell'aliquota minima di conversione. Gli esperti sono concordi nell'affermare che il 6,8 percento è troppo alto. Chi non è a un passo dalla pensione, dovrà fare i conti con un'aliquota di conversione più bassa.

Con l’approvazione della riforma LPP, la popolazione deve decidere se l’aliquota minima di conversione deve essere ridotta dal 6,8 percento al 6,0 percento. L’obiettivo sarebbe anche mettere fine all’attuale elevata e non desiderata ridistribuzione dagli attuali lavoratori ai beneficiari di rendite. In questo modo, verrebbe ripristinato il principio di solidarietà e l’equità tra le generazioni nella previdenza professionale.