Svizzera Previdenza
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Previdenza per la vecchiaia per le donne. Particolarità e sfide.
La previdenza per la vecchiaia si associa a maggiori difficoltà per quelle donne che interrompono l'attività lavorativa per la nascita di un bambino o che scelgono il lavoro a tempo parziale. Non di rado, infatti, al momento del pensionamento si scoprono lacune previdenziali. Per questo le donne dovrebbero occuparsi con attenzione della previdenza per la vecchiaia.
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Possedere più conti 3a può aiutare a risparmiare sulle imposte
Chi versa i propri fondi previdenziali su diversi conti 3a in molti cantoni può risparmiare sulle imposte, in quanto ciò permette di avere una corresponsione scaglionata su più anni. Vi illustriamo di seguito quanti conti conviene aprire e in che finestra temporale può essere prelevato il capitale.
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Pianificare la previdenza in anticipo? Certo che sì! I suggerimenti migliori per i giovani adulti.
Ogni anno, il barometro della gioventù di Credit Suisse dimostra ancora una volta che la previdenza per la vecchiaia è una preoccupazione continua per i giovani adulti, che hanno tutte le ragioni per essere preoccupati: la situazione previdenziale non è infatti delle migliori, con conseguenti serie ripercussioni per la generazione dei più giovani. Cosa fare dunque? Pensare alla propria vecchiaia in modo intelligente e prima possibile! I suggerimenti migliori per la previdenza per la vecchiaia dei giovani, trasversalmente per tutti i pilastri.
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Versare nel pilastro 3a conviene. Anche piccoli importi.
Garantire il mantenimento del tenore di vita abituale anche dopo il pensionamento con il pilastro 3a. Ci riesce chi tiene conto di tutti i fattori di influenza. I fattori determinanti non sono solo i livelli di interessi e/o di rendimento, ma soprattutto la durata e la regolarità dei versamenti.
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Previdenza facoltativa: conviene effettuare versamenti nel 2° o nel 3° pilastro?
A chi vuole assicurare una copertura finanziaria alla propria terza stagione della vita si offrono tra l'altro due possibilità con vantaggi fiscali nell'ambito della previdenza facoltativa: il riscatto di prestazioni della cassa pensione o i versamenti nel pilastro 3a. Quali vantaggi e svantaggi comportano le due varianti, affinché possiate assumere la decisione migliore per la vostra situazione personale.
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Quanto possono versare i lavoratori indipendenti nel pilastro 3a, se hanno avviato l'attività nel corso dell'anno?
Molti lavoratori indipendenti si chiedono quanto possono versare nella previdenza privata nell'anno in cui hanno avviato l'attività. In via di principio è possibile combinare due possibilità di versamento.
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Come leggere il certificato d'assicurazione
Il certificato d'assicurazione – anche certificato di previdenza – contiene informazioni concrete sul 2° pilastro che non riguardano solo l'età di pensionamento. Per leggere il certificato di previdenza, tuttavia, è necessario comprendere alcuni termini tecnici e informazioni di base. Spieghiamo tutto con un esempio punto per punto.
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Importo massimo 2023 del pilastro 3a
Dopo il pensionamento l'AVS e la previdenza professionale (LPP) coprono solo dal 60 al 70 per cento del precedente reddito dell'economia domestica. Chi non vuole rinunciare al proprio tenore di vita anche nella terza età dovrebbe versare ogni anno nel pilastro 3a l'importo massimo previsto per legge. Ma a quanto ammontano gli importi massimi del pilastro 3a previsti dalla legge per il 2023.
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Contributi AVS delle persone che esercitano un’attività lucrativa: aliquote di contribuzione e obbligo di pagamento.
Per chi esercita un’attività lavorativa dipendente o autonoma, l’obbligo di pagare i contributi AVS inizia dal 1° gennaio del 18° anno di età. Dal 1° gennaio 2021, per chi esercita un’attività lucrativa si applicano nuove aliquote di contribuzione: contributo AVS 8,7%; AI 1,4%; IPG 0,5%. Queste vengono pagate per metà dal dipendente e per metà dal datore di lavoro, mentre i lavoratori autonomi devono versare da soli i loro contributi.
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Lacune contributive AVS – Cosa occorre sapere
Laddove i contributi AVS non risultino versati integralmente, la rendita pensionistica viene ridotta. Ma da dove derivano le tanto temute lacune contributive? Come si può accertarne l'esistenza e cosa si può fare per ovviarvi?