Trasferimento di domicilio dopo il pensionamento
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Trasloco dopo il pensionamento – quali fattori considerare

I figli sono usciti di casa, la casa unifamiliare è diventata troppo grande. Con il pensionamento, per molte coppie si fa sempre più forte il desiderio di trasferirsi in un appartamento più piccolo e adeguato all’età. Chi è in procinto di andare in pensione dovrebbe informarsi a fondo sulle conseguenze finanziarie del trasferimento di domicilio in un altro cantone.

Un appartamento conveniente, ma imposte più alte se si cambia cantone

Per Julia e Patrick la grande casa unifamiliare con giardino era diventata sempre più un peso. Patrick viaggiava molto per lavoro, Julia lavorava in un’agenzia viaggi. Dopo che anche la figlia più giovane era uscita di casa, Julia aveva avuto l’idea di trasferire la casa ai figli e di trasferirsi in un appartamento più piccolo. Anche Patrick poteva sicuramente immaginarsi un trasloco dopo il pensionamento, quindi dopo due anni circa.

Già durante la prima ricerca in Internet la coppia aveva trovato nel cantone vicino un appartamento in condominio che aveva entusiasmato immediatamente entrambi i coniugi – in particolare con il suo prezzo. Non volendo però fidarsi troppo della sua fortuna Julia aveva proposto di consultare un esperto. Una buona idea, come poi vedremo: il prezzo dell’immobile era conveniente, ma l’elevato onere fiscale locale avrebbe smorzato la loro gioia al più tardi al momento della successiva notifica di tassazione.

Il consulente fiscale consiglia di trasferirsi in un cantone più economico

Il consulente fiscale al quale la coppia si era rivolta aveva invitato a non lasciarsi tentare dalla convenienza del prezzo d’acquisto. Trasferirsi in un cantone con una tassazione più bassa può essere conveniente, anche se l’immobile costa di più. Il risparmio sul prelievo dei fondi previdenziali e sull’imposta sul reddito e sulla sostanza è così consistente in questo caso specifico che già dopo pochi anni la maggiore spesa sostenuta per l’acquisto risulta compensata.

Questo colloquio è durato meno di un’ora, ma è stato importante per la vita futura di Julia e Patrick. Oggi la coppia si gode la pensione in un cantone sul lago che gode di agevolazioni fiscali, in un appartamento in condominio che non ha nulla da invidiare al primo immobile.

Cinque cose da ricordare nel caso di un trasferimento di domicilio intercantonale

  1. Per le imposte fa stato il domicilio al 31 dicembre. Chi ad esempio si trasferisce nel mese di novembre in un altro cantone è soggetto all’imposizione fiscale del nuovo domicilio e paga le imposte alla tariffa locale per l’intero anno civile.
  2. Le persone soggette all’imposta alla fonte devono informarsi sul loro obbligo fiscale nel nuovo luogo di residenza. La regolamentazione varia da cantone a cantone.
  3. Per l’imposizione locale in caso di prelievo di capitale dalla cassa pensione o dal pilastro 3a fa stato il giorno di riferimento della scadenza e/o del pagamento.
  4. Ai fini della tassazione dell’imposta successoria fa stato l’ultimo domicilio del defunto. Lo stesso vale anche per l’imposta sulle donazioni: in caso di donazioni e di acconti della quota ereditaria fa stato il domicilio del donatore. Le differenze delle aliquote d’imposta tra i vari cantoni sono considerevoli. I Cantoni Obvaldo e Svitto non applicano un’imposta di successione e donazione.
  5. Per l’imposta di successione e donazione è prevista un’eccezione: per la proprietà fondiaria il diritto di riscossione spetta al cantone in cui si trova detta proprietà.