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Risultati del Credit Suisse Group per il 3T13

I risultati del Credit Suisse Group per il 3T13 evidenziano una buona tenuta della redditività di Private Banking & Wealth Management, solidi ricavi azionari e costanti progressi in termini di costi e di capitale, che hanno attenuato gli effetti della ridotta attività sul reddito fisso da parte dei clienti

Risultati 3T13:
- Rettificati*: utile core ante imposte pari a CHF 930 milioni, utile netto attribuibile agli azionisti pari a CHF 698 milioni e rendimento del capitale proprio pari al 7%
- Pubblicati: utile core ante imposte pari a CHF 685 milioni, utile netto attribuibile agli azionisti pari a CHF 454 milioni e rendimento del capitale proprio pari al 4%

Risultati 9M13:
- Rettificati*: utile core ante imposte CHF 4473 milioni, in crescita dai CHF 3797 milioni del 9M12, utile netto attribuibile agli azionisti CHF 3201 milioni e rendimento del capitale proprio 11%
- Pubblicati: utile core ante imposte CHF 4017 milioni, utile netto attribuibile agli azionisti CHF 2802 milioni e rendimento del capitale proprio 9%

Attuazione continuativa del piano patrimoniale, ulteriore riduzione della leverage exposure a fine 3T13:
- Look-through core capital ratio secondo i requisiti svizzeri migliorato all’11,4%; look-through common equity tier 1 (CET1) ratio secondo Basilea 3 salito al 10,2%; coefficiente look-through CET1 più capitale con soglia di attivazione elevata pari al 13,2% su base corretta, conforme al requisito svizzero per il 2019 pari al 13%; i coefficienti includono gli accantonamenti pro rata per i 9M13 in relazione alla ripresa dei pagamenti di dividendi in contanti
- Rispetto al 3T12 leverage exposure secondo i requisiti svizzeri ridotta del 16% a CHF 1184 miliardi, superando l’obiettivo fissato per fine anno; look-through total capital leverage ratio secondo i requisiti svizzeri migliorato al 3,5% su base corretta

Risultati 3Q13 delle divisioni:
- Private Banking & Wealth Management: utile ante imposte pubblicato di CHF 1018 milioni; redditività migliorata, con progressi nella gestione dei costi che hanno compensato il persistente impatto negativo dei bassi tassi d'interesse e dei livelli di attività transazionale stagionalmente bassi; raccolta netta di CHF 8,1 miliardi con forti afflussi nei prodotti di Asset Management ad alto margine, nei mercati emergenti e nel segmento Ultra-High Net Worth Individual
- Investment Banking: utile ante imposte di CHF 229 milioni; forte performance del comparto azionario grazie alla posizione di leader del mercato, più che neutralizzata dalle avverse condizioni sui mercati del reddito fisso; prosecuzione della rigorosa gestione di costi e capitale, con attività ponderate per il rischio (RWA) secondo Basilea 3 ridotte di USD 31 miliardi rispetto al 3T12; costi totali scesi del 14% rispetto al 3T12; utile ante imposte nel 9M13 pari a CHF 2283 milioni, più 34% rispetto al 9M12; buona tenuta del rendimento dopo imposte sul capitale allocato secondo Basilea 3, pari al 13% nel 9M13 contro il 9% nel 9M12

Istituzione di un'unità non strategica in entrambe le divisioni per trasferire risorse da dedicare all’espansione delle attività a margine elevato:
- accelerare ulteriormente la riduzione di capitali e costi attualmente immobilizzati in attività non strategiche
- chiara separazione delle operazioni non strategiche per liberare risorse manageriali da investire in attività correnti e iniziative di crescita
- sostanziale ribilanciamento del capitale volto a ridurre la percentuale di RWA detenute nell’IB a circa il 50% del totale del gruppo e a liberare capitale per la futura crescita di PB&WM; obiettivo RWA di lungo termine portato a circa CHF 250 miliardi su base look-through e depurata da effetti valutari
- unità non strategica di IB comprendente attività Fixed Income già in via di liquidazione nonché gli effetti della profonda ristrutturazione dell’attività su tassi e spese giudiziarie legate a passati contenziosi
- istituire un'analoga funzione in PB&WM per tenere conto della ristrutturazione dell’ex divisione Asset Management, di selezionate operazioni di liquidazione e spese giudiziarie legate a passate attività transfrontaliere, principalmente negli USA, e dell’iniziativa relativa ai mercati di piccole dimensioni

Progressi nelle iniziative di riduzione dei costi
- Nel 9M13 conseguiti risparmi annualizzati sui costi pari a CHF 3,0 miliardi; a buon punto per realizzare l’obiettivo di risparmio di oltre CHF 4,5 miliardi entro fine 2015 rispetto al dato run-rate corretto* annualizzato del 6M11, in crescita rispetto ai precedenti CHF 4,4 miliardi

il Credit Suisse Group pubblica i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2013.

Brady W. Dougan, Chief Executive Officer, ha dichiarato: “Nel terzo trimestre 2013, la nostra costante attenzione ai costi e l'efficiente gestione del capitale hanno attenuato gli effetti delle difficili condizioni di mercato, caratterizzato da bassi livelli di attività da parte dei clienti in molte delle nostre unità.”

Ha poi aggiunto: “Negli ultimi due anni abbiamo adottato provvedimenti significativi per adeguare il nostro modello di business al mutato contesto di mercato e regolamentare. Da gennaio 2013 operiamo in base alle normative di Basilea 3. Durante il terzo trimestre abbiamo ulteriormente migliorato il look-through core capital ratio secondo i requisiti svizzeri, passato dal 10,4% all'11,4%, e ridotto di CHF 74 miliardi la leverage exposure secondo i requisiti svizzeri, pari ora a CHF 1184 miliardi. A fine terzo trimestre abbiamo soddisfatto il requisito patrimoniale CET1 più il buffer di capitale con soglia di attivazione elevata (high-trigger buffer capital) pari al 13% in vigore nel 2019 ottenendo il 13,2% su base look-through corretta”.

Ha continuato: “Per garantire la continuità di questa evoluzione e sostenere la crescita nelle attività a margine elevato, in particolare in Private Banking & Wealth Management, stiamo accelerando la nostra strategia di liquidazione già in corso e migliorando la trasparenza attraverso la creazione di unità non strategiche in entrambe le divisioni. La chiara separazione delle unità non strategiche consentirà al management di ricavare tempo e risorse da dedicare alle attività correnti e alle iniziative di crescita. L’ulteriore riduzione della leverage exposure e delle attività ponderate per il rischio permetterà di liberare del capitale da investire nella futura crescita di Private Banking & Wealth Management e di sostenere ulteriormente il nostro obiettivo di restituire una cospicua quota di capitale ai nostri azionisti. Si tratta di un passo importante verso la realizzazione di un'allocazione del capitale più equilibrata tra le divisioni”.

Commentando i risultati della divisione Private Banking & Wealth Management, ha affermato: “Se da un lato registriamo buoni progressi rispetto all’annunciato obiettivo di risparmio in Private Banking & Wealth Management, dall’altro i risultati hanno risentito del persistente contesto di bassi tassi d'interesse e dei ridotti livelli di attività dei clienti. Nel trimestre in esame abbiamo continuato a registrare consistenti afflussi di nuovi capitali pari a CHF 8,1 miliardi sostenuti in particolare dai prodotti di Asset Management ad alto margine e dal nostro portafoglio clienti nei mercati emergenti e nel segmento Ultra-High Net Worth Individual, ma in parte neutralizzati da deflussi nelle attività transfrontaliere in Europa occidentale. Se da un lato rifocalizziamo la nostra presenza regionale in alcuni mercati di piccole dimensioni, dall'altro procederemo a riallocare le risorse liberatesi a settori in crescita. Contiamo in particolare di espandere la nostra presenza nei principali mercati emergenti in Asia e America latina, ma anche in alcune regioni del Medio Oriente e dell'Europa orientale impegnandoci a rafforzare ulteriormente la nostra quota di mercato nel segmento Ultra-High Net Worth Individual. Investiremo altresì nell’ampliamento dei nostri sistemi di interazione digitale con i clienti per offrire una più vasta gamma di prodotti, analisi di portafoglio nonché servizi di research e transazione, in particolare in Asia. Al contempo rimaniamo ben posizionati per beneficiare del previsto consolidamento dei mercati”.

Commentando i risultati della divisione Investment Banking ha aggiunto: “Nell'Investment Banking la solida performance in ambito azionario e nelle emissioni di debito e la nostra costante disciplina esercitata su costi e capitale hanno attenuato l’impatto delle avverse condizioni in atto nei mercati del reddito fisso. Nel terzo trimestre, le spese per il personale sono scese del 24% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I costi operativi totali sono scesi del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e abbiamo costituito un accantonamento di ulteriori CHF 128 milioni per alcuni contenziosi nel terzo trimestre 2013. Dal terzo trimestre 2012 a oggi abbiamo ancora ridotto di USD 31 miliardi le attività ponderate per il rischio che ammontano ora a USD 169 miliardi, superando anzitempo l'obiettivo fissato per fine 2013. L'Investment Banking ha messo a segno un rendimento dopo imposte sul capitale allocato secondo Basilea 3 pari al 13% per i primi nove mesi, contro il 9% di un anno fa grazie al continuo riposizionamento del capitale su attività con quote di mercato elevate e ad alta redditività e alla maggiore efficienza sui costi. Nell'ambito di questo riposizionamento stiamo ristrutturando e semplificando le nostre attività su tassi per incrementare i rendimenti, adeguarci al mutato contesto normativo e anticipare l’evoluzione strutturale del mercato”.

Per Private Banking & Wealth Management nel terzo trimestre 2013 ricavi netti di CHF 3320 milioni e utile ante imposte di CHF 1018 milioni.
- I ricavi netti si sono mantenuti stabili rispetto al terzo trimestre 2012, in quanto le plusvalenze realizzate attraverso dismissioni strategiche sono state neutralizzate dal calo dei proventi netti da interessi.

- Per Private Banking & Wealth Management raccolta netta pari a CHF 8,1 miliardi nel terzo trimestre 2013, con continui forti afflussi dai prodotti di Asset Management ad alto margine, dai mercati emergenti e dal segmento Ultra-High Net Worth Individual, in parte neutralizzati da deflussi in Europa occidentale.
- Sostanziali passi avanti verso l'obiettivo di risparmio precedentemente annunciato di CHF 950 milioni per fine 2015 rispetto al run-rate corretto* annualizzato del 6M11, con risparmi run-rate realizzati pari a CHF 350 milioni a fine terzo trimestre 2013, in crescita rispetto ai CHF 200 milioni di fine secondo trimestre 2013.
- Rapporto costo/proventi migliorato dal 69% del secondo trimestre 2013 al 68%, esclusi gli oneri legati all’imposta preventiva britannica
- Nel terzo trimestre 2013, margine lordo di Wealth Management Clients sceso dai 110 punti base del terzo trimestre 2012 a 105 punti base a causa del persistente impatto negativo dei bassi tassi d'interesse.
- Per i primi nove mesi del 2013, rendimento dopo imposte sul capitale allocato secondo Basilea 3 pari al 26%, sostenuto dal miglioramento sul fronte dei costi e dai ricavi stabili

Per l' Investment Banking nel terzo trimestre 2013 ricavi netti di CHF 2552 milioni e utile ante imposte di CHF 229 milioni.
- I ricavi netti sono diminuiti rispetto al terzo trimestre 2012 in quanto il buon andamento del settore azionario e la robusta attività di emissione di debito sono state più che bilanciate dalle avverse condizioni di mercato, soprattutto nel comparto Fixed Income.
- Costante attenzione all'efficienza dei costi, con una riduzione dei costi totali del 14% rispetto al terzo trimestre 2012; accantonamento di ulteriori CHF 128 milioni per alcuni contenziosi Significativo miglioramento in termini di efficienza del capitale, con attività ponderate per il rischio diminuite di USD 31 miliardi a USD 169 miliardi rispetto al terzo trimestre 2012
- Buona tenuta del rendimento dopo imposte sul capitale allocato secondo Basilea 3, pari al 13% nei primi nove mesi del 2013 contro il 9% per lo stesso periodo dello scorso anno.

Istituzione di unità non strategiche nelle divisioni
Il Credit Suisse ha annunciato oggi la creazione di un’unità non strategica in entrambe le divisioni per accelerare la riduzione del capitale e dei costi correlati alle attività non strategiche e trasferire risorse da dedicare alle attività correnti e alle iniziative di crescita. Le unità avranno un management separato all’interno di ciascuna divisione. L’operazione sarà riflessa nel rendiconto dei risultati a partire dal quarto trimestre 2013.

Nell'Investment Banking il Credit Suisse trasferirà nell’unità non strategica della divisione il proprio portafoglio di posizioni a reddito fisso già in via di liquidazione, parti di un’attività su tassi ristrutturata, precedenti strumenti di capitale che non sono conformi a Basilea 3 e posizioni strutturate ad alta intensità di capitale così come determinate precedenti spese giudiziarie e altre posizioni minori non strategiche.

In Private Banking & Wealth Management, il Credit Suisse istituirà una analoga funzione per riunire posizioni relative alla ristrutturazione dell’ex divisione Asset Management, attività correlate a un’iniziativa relativa ai mercati di piccole dimensioni, selezionate operazioni di liquidazione e spese giudiziarie legate a precedenti attività transfrontaliere, principalmente USA, nonché l’impatto della ristrutturazione del comparto operativo onshore del Private Banking in Germania.

Il Credit Suisse ha deciso di mantenere queste unità non strategiche all’interno delle divisioni anziché creare un’unità non strategica separata per beneficiare dell’esperienza del senior management. I relativi dati saranno riportati separatamente nell’ambito dei risultati delle divisioni, a beneficio di una maggiore trasparenza, e la governance sarà prevedibilmente impostata in modo da accelerare la riduzione delle posizioni e dei costi. Di conseguenza, il Credit Suisse prevede che l’istituzione di queste unità non strategiche si traduca in un’ulteriore riduzione della leverage exposure e delle attività ponderate per il rischio. Dovrebbe altresì consentire di smobilizzare del capitale da destinare alla futura crescita di Private Banking & Wealth Management e di restituire capitale agli azionisti. Per il Credit Suisse si tratta di una tappa importante verso il raggiungimento di un’allocazione più equilibrata del capitale tra le sue due divisioni.

Cambiamenti strutturali nelle attività su tassi
Il Credit Suisse sta ristrutturando e semplificando le proprie attività su tassi per aumentare i rendimenti. Alla luce di recenti sviluppi come l’accresciuta attenzione dei regolatori sulla leverage exposure e il passaggio strutturale del mercato al trading elettronico appare prudente adeguare il modello di business per le attività su tassi. Nell’ambito dei prodotti di liquidità, il Credit Suisse si concentrerà sul trading elettronico di alto volume e a elevata liquidità. Nei derivati, il modello di business per le attività su tassi è orientato verso prodotti semplificati e principalmente regolati tramite una stanza di compensazione come controparte centrale, pur rimanendo focalizzato sulle esigenze della clientela finanziaria e commerciale. Questa ristrutturazione dovrebbe liberare risorse consistenti e determinerà una riduzione della leverage exposure secondo i requisiti svizzeri pari a USD 60 miliardi e una riduzione delle attività ponderate per il rischio pari a USD 7 miliardi.

Aggiornamento sulla riduzione dei costi
A fine terzo trimestre 2013, il Credit Suisse ha realizzato risparmi sui costi per CHF 3,0 miliardi rispetto al run-rate corretto* annualizzato dei primi sei mesi del 2011. Il Credit Suisse aggiorna quest’oggi il proprio obiettivo complessivo di riduzione del run-rate per il 2015 dai precedenti CHF 4,4 miliardi a oltre CHF 4,5 miliardi sulla scorta degli effetti prodotti dalla creazione di unità non strategiche. I costi di riallineamento imputati al Corporate Center nel terzo trimestre 2013 sono stati di CHF 38 milioni.

Capitale e finanziamento
A fine terzo trimestre 2013, il look-through core capital ratio del Credit Suisse secondo i requisiti svizzeri era dell'11,4%. Il calcolo di questo coefficiente tiene conto degli accantonamenti pro rata per la ripresa di un dividendo in contanti previsto in relazione al 2013. A fine terzo trimestre 2013, il Credit Suisse ha fatto segnare un look-through CET1 ratio secondo Basilea 3 del 10,2%, in crescita rispetto al 9,3% del secondo trimestre 2013. Il CET1 ratio secondo Basilea 3 era pari al 16,3%, ossia 1,0 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente, dato che riflette la riduzione delle attività ponderate per il rischio. A fine terzo trimestre 2013, il coefficiente di capitale del Credit Suisse secondo il requisito patrimoniale CET1 più capitale con soglia di attivazione elevata era pari al 13,2% su base look-through corretta, in linea con il requisito svizzero del 13% in vigore nel 2019.

Alla luce dell'effetto derivante dalla creazione delle unità non strategiche nelle divisioni, il Credit Suisse aggiorna l'obiettivo di riduzione della leverage exposure secondo i requisiti svizzeri per fine 2013 dai CHF 1190 miliardi precedentemente annunciati a CHF 1070 miliardi. Alla fine del terzo trimestre 2013, la leverage exposure del Credit Suisse ammontava a CHF 1184 miliardi, in discesa rispetto al dato di fine secondo trimestre di CHF 1258 miliardi. Il look-through total capital leverage ratio secondo i requisiti svizzeri è migliorato al 3,5% su base corretta, contro il 2,7% a fine secondo trimestre 2013.

Sempre a seguito della creazione di unità non strategiche nelle divisioni, il Credit Suisse aggiorna anche l'obiettivo di riduzione delle attività ponderate per il rischio look-through a lungo termine dai CHF 285 miliardi precedentemente annunciati all’obiettivo di approssimativamente CHF 250 miliardi per fine 2015 su base depurata da effetti valutari. A fine terzo trimestre 2013, il gruppo presentava attività ponderate per il rischio look-through pari a CHF 261 miliardi.

Il Credit Suisse continua a gestire con prudenza la liquidità, presentando a fine terzo trimestre 2013 un tasso stimato di copertura netto stabile (NSFR) di lungo termine secondo gli attuali criteri della FINMA di oltre il 100%, e una liquidità a breve termine secondo la regolamentazione svizzera superiore ai requisiti fissati.

Vantaggi della banca integrata
Nel terzo trimestre 2013 il Credit Suisse ha generato attraverso la collaborazione nell'ambito della banca integrata CHF 1097 milioni di ricavi, pari al 20% dei ricavi netti del gruppo.

Private Banking & Wealth Management
Private Banking & Wealth Management, che comprende l'attività globale di Wealth Management Clients, quella di Corporate & Institutional Clients e l'attività globale dell'Asset Management, ha fatto registrare nel terzo trimestre 2013 un utile ante imposte di CHF 1018 milioni e ricavi netti di CHF 3320 milioni. Nel corso del terzo trimestre 2013 è stata perfezionata la vendita delle attività exchange traded fund (ETF) e di secondary private equity (Strategic Partners), che ha prodotto plusvalenze da partecipazioni azionarie pari a CHF 237 milioni. I ricavi netti si sono mantenuti sui livelli del terzo trimestre 2012, in quanto l'aumento di altri ricavi e la leggera crescita delle commissioni ricorrenti sono stati neutralizzati dai proventi netti da interessi in lieve diminuzione. I ricavi netti sono leggermente diminuiti rispetto al secondo trimestre 2013, perlopiù a causa dei minori ricavi da commissioni di transazione e di performance e del lieve calo delle commissioni ricorrenti, in parte compensate da altri ricavi.

I costi operativi totali, pari a CHF 2268 milioni nel terzo trimestre 2013 hanno registrato un calo del 3% rispetto al terzo trimestre 2012 e dell’8% rispetto al secondo trimestre 2013, principalmente a seguito di minori spese per il personale e di un accantonamento di CHF 100 milioni nel secondo trimestre 2013 per oneri connessi all'accordo tra Svizzera e Regno Unito sull'imposta preventiva. Gli accantonamenti per perdite su crediti sono stati di CHF 34 milioni su un portafoglio di prestiti netti pari a CHF 214 miliardi.

Nel terzo trimestre 2013, Wealth Management Clients ha registrato un utile ante imposte di CHF 510 milioni e ricavi netti pari a CHF 2146 milioni. I ricavi netti si sono mantenuti sui livelli del terzo trimestre 2012, in quanto le maggiori commissioni ricorrenti sono state controbilanciate dai minori proventi netti da interessi. Rispetto al secondo trimestre 2013, i ricavi netti sono diminuiti dell'8% a causa della netta contrazione dei ricavi da commissioni di transazione e di performance, dovuta a un calo stagionale dell'attività dei clienti dopo un vigoroso secondo trimestre 2013. Nel confronto con lo stesso periodo del 2012 il margine lordo è sceso di 5 punti base attestandosi a 105 punti base, principalmente a causa del protrarsi dello sfavorevole contesto dei tassi e della crescita del patrimonio gestito medio. Rispetto al secondo trimestre 2013, il margine lordo si è contratto di 6 punti base, principalmente a causa dei minori ricavi da commissioni di transazione e di performance.

Corporate & Institutional Clients , che propone un'ampia gamma di soluzioni per rispondere alla richiesta di servizi finanziari della clientela commerciale e istituzionale in Svizzera e per le banche a livello globale, ha registrato nel terzo trimestre 2013 un utile ante imposte pari a CHF 240 milioni e ricavi netti di CHF 512 milioni. I ricavi netti si sono mantenuti stabili rispetto al terzo trimestre 2012, in quanto l'aumento delle commissioni ricorrenti ha compensato i minori proventi netti da interessi e la contrazione dei ricavi da commissioni di transazione e di performance. Rispetto al secondo trimestre 2013, i ricavi netti sono leggermente diminuiti a causa della flessione stagionale degli introiti da attività di trading e di vendita e dei minori ricavi da soluzioni integrate. Nel terzo trimestre 2013 i costi operativi totali sono scesi del 9% rispetto al terzo trimestre 2012 e cresciuti leggermente rispetto al secondo trimestre 2013. ll rapporto costi/proventi per il terzo trimestre 2013, pari al 51%, è migliorato rispetto al 56% del terzo trimestre 2012, ma è aumentato di 2,0 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2013. Nel terzo trimestre 2013 gli accantonamenti per perdite su crediti sono stati di CHF 13 milioni su un portafoglio di prestiti netti pari a CHF 62 miliardi, un dato che riflette un portafoglio di prestiti ben diversificato e una rigorosa gestione del rischio.

Nel terzo trimestre 2013, Asset Management ha registrato un utile ante imposte di CHF 268 milioni a fronte di ricavi netti pari a CHF 662 milioni. I ricavi netti sono aumentati del 7% rispetto al terzo trimestre 2012 e del 18% rispetto al secondo trimestre 2013 grazie alle plusvalenze da partecipazioni azionarie pari a CHF 237 milioni realizzate nel terzo trimestre 2013 dalla vendita delle attività di ETF e di secondary private equity (Strategic Partners).

Private Banking & Wealth Management ha registrato una raccolta netta di nuovi capitali pari a CHF 8,1 miliardi nel terzo trimestre 2013. Wealth Management Clients ha contribuito alla raccolta netta di nuovi capitali con CHF 3,2 miliardi, con conferma dei forti afflussi dai mercati emergenti e dal segmento Ultra High Net Worth Individual, in parte compensati dal protrarsi dei deflussi nelle attività transfrontaliere in Europa occidentale. Corporate & Institutional Clients ha registrato afflussi netti per CHF 0,5 miliardi. L'Asset Management ha registrato nel terzo trimestre 2013 una raccolta netta di CHF 3,8 miliardi, con afflussi principalmente da mercati emergenti e prodotti di credito.

Investment Banking
L'Investment Banking ha registrato nel terzo trimestre 2013 ricavi netti pari a CHF 2552 milioni e un utile ante imposte di CHF 229 milioni, realizzati in un contesto di mercato avverso, soprattutto per l'attività di vendita e negoziazione di titoli a reddito fisso. I ricavi netti sono diminuiti del 20% rispetto al terzo trimestre 2012, in quanto il miglior andamento nella vendita e negoziazione di prodotti azionari è stato più che neutralizzato dai minori ricavi da vendita e negoziazione di prodotti a reddito fisso e dalla flessione dei risultati nell'underwriting e nella consulenza. Rispetto al secondo trimestre 2013 i ricavi netti sono diminuiti in tutte e tre le attività determinando una contrazione del 25%.

I ricavi da vendita e negoziazione di titoli a reddito fisso si sono attestati a CHF 833 milioni, con un calo del 42% rispetto al terzo trimestre 2012 dovuto alla contrazione di gran parte delle attività nel reddito fisso. Rispetto al secondo trimestre 2013 sono diminuiti del 34%, a causa di una flessione stagionale nella maggior parte delle attività, accentuata da tassi in rialzo e da un allargamento degli spread che hanno penalizzato l'attività dei clienti.

I ricavi da vendita e negoziazione di titoli azionari, pari a CHF 1065 milioni, sono cresciuti dell'8% rispetto al terzo trimestre 2012 grazie a una costante leadership di mercato e alle favorevoli condizioni dei mercati azionari. Dopo una solida performance nel secondo trimestre 2013, i ricavi da vendita e negoziazione di titoli azionari sono arretrati nel terzo trimestre 2013 del 20% per effetto di un calo stagionale.

I ricavi da underwriting e consulenza, pari a CHF 705 milioni, sono scesi del 18% rispetto al terzo trimestre 2012, in quanto la contrazione dei risultati di consulenza e underwriting di titoli di capitale hanno neutralizzato il costante buon andamento dell’underwriting di titoli di debito. Rispetto al secondo trimestre 2013 i ricavi hanno subito un calo del 22% dovuto alla flessione dei ricavi registrati nelle attività di consulenza e underwriting di titoli di debito e di capitale, un andamento in linea con la contrazione dei volumi osservata in tutto il settore.

Le spese per il personale sono diminuite di CHF 348 milioni, ossia del 24%, rispetto al terzo trimestre 2012, grazie alle minori spese per compensi discrezionali legati alla performance. Conseguenza, questa, della contrazione dei risultati e delle minori spese per compensi differiti da award conseguiti nell'anno precedente. Rispetto al secondo trimestre 2013, le spese per il personale sono scese di CHF 337 milioni, ossia del 23%, grazie alle minori spese per compensi discrezionali legati alla performance, riconducibili alla flessione dei risultati. Il totale degli altri costi operativi è diminuito del 3% rispetto al terzo trimestre 2012, principalmente grazie alla flessione degli accantonamenti per contenziosi e delle spese professionali, mentre si è mantenuto stabile rispetto al secondo trimestre 2013.

Nel terzo trimestre 2013, l'Investment Banking presentava attività ponderate per il rischio secondo Basilea 3 per USD 169 miliardi, dato che supera l'obiettivo precedentemente annunciato di ridurre le attività ponderate per il rischio secondo Basilea 3 a meno di USD 175 miliardi entro fine 2013.

Corporate Center
Il Corporate Center ha fatto registrare una perdita ante imposte di CHF 562 milioni nel terzo trimestre 2013. Il risultato include oneri da fair value sul debito proprio per CHF 68 milioni, perdite da rettifiche di valutazione del debito relative a determinate passività su notes strutturate per CHF 99 milioni e utili da fair value su derivati stand-alone per CHF 4 milioni, per un totale di perdita da queste voci di CHF 163 milioni nel terzo trimestre 2013. Questo dato si contrappone alla perdita ante imposte di CHF 1071 milioni nel terzo trimestre 2012 e di CHF 140 milioni nel secondo trimestre 2013. I risultati del terzo trimestre 2013 includono inoltre un debito netto di 189 milioni comprendente la reimputazione a operazioni dismesse di ricavi e costi relativi alla vendita delle attività di ETF e di secondary private equity (Strategic Partners) e la cessione annunciata del Customized Fund Investment Group business (CFIG) registrata nel segmento Private Banking & Wealth Management.

* I risultati rettificati e i costi run-rate corretti sono basati su calcoli non-GAAP. Per una riconciliazione dei risultati rettificati con i dati US GAAP più direttamente comparabili, si veda l'allegato A al presente comunicato, "Reconciliation to underlying results – Core Results". Per ulteriori informazioni sul calcolo dei costi run-rate corretti su base annua, fare riferimento ai lucidi di presentazione dei risultati del terzo trimestre 2013.

In questo comunicato stampa ricavi, costi e relative plusvalenze correlati alla dismissione di attività Private Banking & Wealth Management sono classificati nel conto economico del gruppo come operazioni dismesse, mentre plusvalenze e costi relativi a dette dismissioni sono inclusi nei risultati dei segmenti, ma escluse dai risultati rettificati. Leggere al riguardo la nota “Format of presentation and changes in reporting” alla voce I – Credit Suisse results – Core Results – Information and developments nel rendiconto finanziario del terzo trimestre 2013 Financial Report.