Mercato immobiliare svizzero 2021: Inversione di tendenza sul mercato degli alloggi
Il mercato svizzero degli alloggi è caratterizzato da una certa inerzia. Ma la pandemia di coronavirus ha dato un vero impulso al più importante segmento del mercato immobiliare. Oltre a un'inversione di tendenza nella quota di sfitti, è possibile osservare interessanti spostamenti della domanda.
Superfici sfitte in forte calo
Alcuni attenti osservatori del mercato hanno di recente intuito una possibile inversione di tendenza per le mancate locazioni, ma la portata di tale fenomeno è sorprendente: nel 2021 l'indice delle disponibilità abitative rilevato dall'Ufficio federale di statistica è tornato a scendere per la prima volta dopo undici anni, passando dall'1,72 all'1,54 per cento.
L'evoluzione dell'attività edilizia ha contribuito a favorire questa flessione. Se negli anni precedenti l'intensa attività di costruzione di alloggi ha portato a un disaccoppiamento della domanda dei locatari, da circa tre anni le licenze edilizie evidenziano un calo tendenziale. Ciò è ascrivibile sia a una maggiore prudenza da parte degli investitori sia alla scarsa disponibilità di terreni edificabili.
Inversione di tendenza dopo undici anni di aumento delle superfici sfitte
Variazione delle superfici sfitte e indice delle disponibilità abitative; al 1° giugno di ogni anno
Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse
Ultimo aggiornamento: 1.6.2021
La pandemia ha accelerato l'inversione di tendenza sul mercato abitativo
La forte inversione di tendenza per le mancate locazioni è dovuta tuttavia principalmente alla pandemia. Infatti, le misure di protezione contro il coronavirus e i problemi di approvvigionamento di importanti materiali edili hanno portato a ritardi nella realizzazione di alloggi.
Inoltre, lo scorso anno la crisi del coronavirus ha aumentato il saldo migratorio di oltre 13 000 persone, poiché le partenze dalla Svizzera hanno subito un calo maggiore dei nuovi arrivi. Anche la domanda interna di abitazioni si è ripresa rapidamente durante la pandemia grazie al sostegno fiscale. Le accresciute possibilità di lavorare dal proprio domicilio hanno portato addirittura a un aumento della domanda di superfici.
Maggiore richiesta per gli appartamenti di 3 o più locali
Abitazioni sfitte per numero di locali, 2020 e 2021
Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse
Ultimo aggiornamento: 1.6.2021
Situazione meno tesa sul mercato abitativo dei grandi centri
Molti svizzeri hanno riconsiderato la propria situazione abitativa durante la pandemia. Poiché l'offerta culturale e di attività per il tempo libero nelle città poteva essere utilizzata in misura solo limitata, e la vicinanza al posto di lavoro ha perso importanza con l'home office, le aree periferiche hanno guadagnato in termini di attrattività.
È quanto emerge dai flussi migratori interni: per saldo, nel 2020 14 200 persone hanno voltato le spalle alla città, il 77 per cento in più rispetto all'anno precedente. Contrariamente al trend nazionale, il numero di alloggi sfitti è quindi aumentato in misura significativa - addirittura del 17,3 per cento. La quota di mancate locazioni (0,55 per cento) è tuttavia nettamente inferiore alla media svizzera. Nei centri di medie dimensioni, l'indice delle disponibilità abitative è invece leggermente diminuito. E nei comuni periurbani e turistici il calo degli alloggi disponibili è stato addirittura pari, rispettivamente, al 19,4 per cento e al 25,5 per cento.
Meno abitazioni sfitte in molti comuni di agglomerato e nelle aree rurali
Indice delle disponibilità abitative al 1° giugno 2021; freccia: variazione rispetto all'anno precedente
Fonte: Ufficio federale di statistica, Geostat, Credit Suisse
Ultimo aggiornamento 1.6.2021
Il calo delle superfici sfitte dovrebbe presto attenuarsi
Il punto di svolta per gli appartamenti sfitti si è quindi manifestato prima e con più intensità del previsto. Ancora una volta la pandemia di coronavirus ha svolto il ruolo di acceleratore di tendenze. Tuttavia, la riduzione delle abitazioni disponibili probabilmente non proseguirà al ritmo attuale.
Sebbene si registri una flessione tendenziale delle domande di costruzione, i libri delle commesse delle imprese edili sono ancora pieni, e l'attività edilizia potrebbe di nuovo intensificarsi non appena superate le limitazioni produttive dovute alla pandemia. Anche il maggiore rientro in ufficio e il ritorno alla vita sociale dovrebbero indebolire il trend strutturale verso la richiesta di appartamenti di ampie dimensioni fuori dai grandi centri.