Ottimizzare la gestione del rischio nel commercio delle divise

Ottimizzare la gestione del rischio nel commercio delle divise

I mercati valutari stanno attraversando un periodo turbolento. Ne conseguono rischi maggiori per le controparti nelle operazioni in divise. Come minimizzarli.

Sui mercati valutari imperversano tempi difficili. L'incertezza della situazione economica e finanziaria nei vari Paesi determina fluttuazioni dei tassi di cambio. È anche il caso del corso euro-franco, che presto dovrebbe registrare un nuovo picco dal punto di vista del franco svizzero.

In questo periodo turbolento, sono soprattutto i fondi a fare i conti con i rischi delle operazioni in divise. Essendo sempre più soggetti a scambi in valuta con più controparti, spesso risultano esposti a rischi di liquidità o di credito.

Sfruttare i vantaggi di CLS

Ridurre al minimo il rischio di controparte è l'obiettivo principale di Continuous Linked Settlement (CLS). Esso consente di ridurre in modo sostanziale il rischio d’esecuzione nella negoziazione di divise compatibili con CLS, come franchi svizzeri, dollari statunitensi, euro o yen. Un processo straight-through (STP) standardizzato riduce il rischio operativo e promuove l'efficienza nel regolamento delle operazioni in divise. Inoltre, la compensazione multilaterale riduce i costi e abbatte le esigenze di finanziamento di oltre il 96%, consentendo un migliore utilizzo del capitale e delle risorse. Con CLS, i partecipanti non solo hanno la possibilità di effettuare più operazioni con un numero maggiore di controparti, ma dispongono anche del potenziale per aumentare i limiti di negoziazione.

In virtù di questi vantaggi, non sorprende che CLS sia diventato lo standard mondiale per il regolamento delle operazioni in divise. Ormai circa il 60-70% del commercio globale di valuta estera viene gestito attraverso questo sistema. Più di 30 000 partecipanti utilizzano attivamente CLS e i fondi costituiscono la componente più sostanziosa in termini di numeri.

Reagire ai cambiamenti del mercato

Dal 2003, anche Credit Suisse fornisce supporto ai propri clienti in fase di onboarding nell'ecosistema CLS. Come player di lunga data, la banca sta assumendo un ruolo di primo piano nella fornitura di un'architettura di gestione dei cambi aperta. Essa si impegna a creare nuove alternative per la collaborazione con la sua clientela nelle operazioni in divise.

Per questo motivo, la banca ha reagito ai cambiamenti del mercato nel settore dei fondi e ha sviluppato un’offerta personalizzata per questo segmento di clientela.

Approcci per rafforzare il servizio CLS

Il Credit Suisse continua a concentrarsi su un'espansione fluida dei servizi transazionali in termini di accessibilità, controllo e prestazioni, per poter monitorare e controllare l'attività, ad esempio in relazione a dimensioni quali rischio, efficienza dei costi o trasparenza. A tal fine, l'offerta CLS esistente sarà rafforzata in due aree:

  • mercato delle API: espansione dell'offerta con i servizi API CLS, che su richiesta dei clienti possono essere integrati nei loro sistemi;
  • digital banking: collegamento a una dashboard CLS e visione olistica anche attraverso l'integrazione delle funzionalità nell’online banking.

I due approcci consentirebbero ai clienti istituzionali o ai loro gestori patrimoniali di accedere ai loro dati su consistenze e transazioni, quando e come lo desiderano. Credit Suisse ritiene che le offerte olistiche e la revisione dei principali servizi transazionali siano un prerequisito per l’ulteriore sviluppo e il rafforzamento del modello operativo e commerciale sia per i clienti che per la banca.

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