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Le imprese di famiglia si confermano solide, il 60% ha ricavi in crescita di almeno il 5% nel 2011

Il Credit Suisse Family Business Index ha sovraperformato il mercato dell'8% negli ultimi 5 anni

Secondo uno studio pubblicato oggi dal Credit Suisse Research Institute e da Ernst & Young il 60% delle imprese di famiglia ha registrato un aumento dei ricavi di almeno il 5% nel 2011. A differenza di altre attività questo modello imprenditoriale conferma la propria solidità nonostante il rallentamento economico e la crisi dell'eurozona. Non solo, grazie a uno stile di gestione diverso e incentrato sugli investimenti a lungo termine, le imprese di famiglia ottengono risultati migliori delle società ad azionariato diffuso, confermando il loro grande successo.

Lo studio si basa su un sondaggio, unico nel suo genere, condotto su imprese di 33 paesi appartenenti al Family Business Network International e analizza nel dettaglio le caratteristiche di imprese di famiglia quotate e non, piccole e grandi, antiche e recenti. La ricerca affronta le questioni congiunturali e strutturali che le imprese di famiglia hanno dovuto affrontare, come la sostenibilità e la Governance, o ancora i problemi di capitale umano posti dalla successione e dalla gestione dei talenti.

Michael O’Sullivan, responsabile di Portfolio Strategy & Thematic Research, Credit Suisse Private Banking: “Questo modello imprenditoriale, caratterizzato da prospettive a lungo termine, coesione, attenzione alla sostenibilità e alla qualità del prodotto, si sta rivelando non solo la forza trainante dell'economia, ma anche l'antidoto contro alcune carenze strutturali messe in evidenza dalla crisi finanziaria."

Richard Kersley, responsabile di Global Research Product, Credit Suisse Investment Banking: "Questo è il momento ideale per interessarsi alle imprese di famiglia, viste le performance che hanno messo a segno di recente. A ulteriore dimostrazione di questa tesi, il Credit Suisse Family Business Index negli ultimi 5 anni ha una sovraperformance dell'8% rispetto al mercato."

I principali fattori di successo di un’impresa di famiglia secondo lo studio:

Performance e solidità: le imprese di famiglia si sono destreggiate abbastanza bene nell’attuale contesto economico, infatti, nel 2011 quasi il 60% ha registrato una crescita dei ricavi di almeno il 5%. Questo modello imprenditoriale ha consentito di superare il difficile momento congiunturale e allo stesso tempo si è sempre rivelato vincente sia per la famiglia sia per gli investitori esterni. Il Cash Flow Return on Investment (CFRI) delle imprese di famiglia quotate è stato sistematicamente più elevato di quello evidenziato in generale dal settore, e ha determinato a sua volta la sovraperformance dei listini azionari. Infatti, il Credit Suisse Family Business Index esprime una sovraperformance dell'8% negli ultimi cinque anni.

Capacità di far fronte alla crisi dell'area dell'euro: il sondaggio indica che la crisi del debito sovrano dell'area dell'euro non è tra le principali preoccupazioni delle imprese di famiglia. Solo il 15% di queste lo indicano come la preoccupazione principale. I mercati esterni non sono preclusi alle imprese di famiglia, oltre la metà degli intervistati affermano che l’accesso al credito non è cambiato.

Prospettiva di lungo termine: la solidità di queste imprese sembra essere legata alla loro ottica di lungo termine e all’approccio “la qualità in primis” specie per quelle che operano da più generazioni. Per almeno i tre quarti degli intervistati un orizzonte di lungo è chiave per il successo. La maggior parte delle imprese di famiglia ha un approccio di lungo termine per il ritorno degli investimenti e per la crescita preferisce un modello di finanziamento interno piuttosto che esterno. Il 40% accetta di aspettare anche un decennio per un ritorno degli investimenti. Il modello è quello di “capitale paziente” ma che comunque ripaga.

Coesione famigliare: quando si parla di ricambio generazionale, le famiglie si uniscono. C’è un forte desiderio di tramandare l'attività e le imprese insistono sull'esigenza di programmare per tempo la successione pur consci delle difficoltà che molte imprese famigliari fanno fatica ad andare oltre la prima generazione. Inoltre, per la maggior parte degli intervistati l'azienda rappresenta una parte consistente del patrimonio familiare. I problemi di Governance e la necessità di attrarre e trattenere talenti sono rischi insiti in un modello aziendale fondato sulla capacità di assicurare la successione e mantenere la proprietà.

Sostenibilità: infine, la sostenibilità - finanziaria e sociale - è uno dei pilastri di un'impresa di famiglia. Stando al sondaggio, il 72% delle aziende arrivate alla seconda generazione, o anche oltre, sostiene di perseguire una strategia ispirata a "criteri ambientali, sociali e gestionali". In effetti, se la gestione lascia talvolta a desiderare, il giudizio di sostenibilità assegnato alle imprese di famiglia quotate in borsa di solito è positivo. Naturalmente l'interesse per il passaggio generazionale e l'accento posto su questo elemento dovrebbero essere integrati nel concetto di sostenibilità, ma è un aspetto che sta a cuore a qualsiasi investitore.